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Logo Rai e logo QTech con traliccio su sfondo azzurro

Accelerare sul DAB Italia con la rimozione dei ripetitori AM

Tempo di lettura: 4 minuti

Accelerare sul DAB Italia con la rimozione dei ripetitori AM

TraliccioNella mattinata del 6 luglio abbiamo eseguito lo smontaggio dell’antenna omnidirezionale della RAI presso la frazione di San Silvestro a Pescara.

Era una delle ultime antenne AM della Rai.

L’imponente traliccio di trasmissione (alto circa 104 m) era spento da anni e risultava ormai non più utilizzabile con il passaggio alle nuove frequenze.

L’operazione di abbattimento del vecchio impianto radiotelevisivo fa parte, infatti, di un ampio processo di dismissione dal suolo italiano della tecnologia AM, ormai obsoleta.

L’upgrade digitale prevede di sviluppare una nuova rete più performante attraverso l’attuazione del progetto nazionale di refarming.

Come forse già saprai, sul finire dell’estate, precisamente l’11 settembre 2022, con la chiusura degli ultimi 12 impianti rimasti attivi, sono cessate ufficialmente in tutta Italia le trasmissioni radiofoniche Rai nella banda di frequenze AM.

Le onde medie hanno fatto la storia della radio italiana grazie alle loro eccezionali caratteristiche di propagazione ionosferica.

 

D’altra parte, lo spegnimento delle trasmissioni a modulazione di ampiezza rappresenta per noi un momento di grande responsabilità nei confronti dell’Italia che ragiona in green.

Con la cessazione delle trasmissioni radiofoniche in onde medie, avremo campo libero per costruire un futuro radiotelevisivo più sostenibile rispetto alla qualità di vita complessiva dei cittadini.

 

Le onde medie sono incompatibili con la nuova civiltà urbana

Durante la presentazione dei palinsesti 2022 – 2023 di RadioRai del 14 settembre, l’Ing. Stefano Ciccotti, Chief Technology Officer della Rai, ha ripercorso il lungo programma di dismissione delle stazioni per la radiodiffusione in onde medie.

 

La chiusura della rete in onda media è stata sancita nel 1998 con l’approvazione dei campi elettromagnetici più stringenti in Europa. I nuovi limiti dei campi elettromagnetici hanno reso gli impianti originali incompatibili con la proliferazione dei centri abitativi.”

 

Sulla conversione tecnologica dei centri trasmittenti in modulazione onde medie l’Ing. Stefano Ciccotti ha aggiunto:

 

“La Rai ha proceduto a ridurne la potenza e progressivamente il numero fino a giungere negli ultimi anni a una rete residuale in grado di servire meno del 20 % del territorio nazionale“.

 

Come altre vecchie antenne marconiane che un tempo rilasciavano il segnale AM, anche quella di San Silvestro faceva parte del piano di abbattimento programmato.

Nei primi anni ’50, l’impianto era stato collocato su un sistema di colline panoramiche a sud della città adriatica di Pescara.

Al prolificare delle strutture insediative, la torre trasmittente si era intersecata con la morfologia urbana, fino al punto da dover essere completamente disattivata.

In occasione della presentazione dei palinsesti Rai 2022-2023 l’Ing. Stefano Ciccotti ha quindi annunciato la nuova sfida della Rai: la radio digitale in tutta Italia.

 

“Si è deciso con il Ministero dello Sviluppo Economico di procedere allo spegnimento della rete in onda media, in concomitanza con la prossima assegnazione delle nuove frequenze DAB, che consentiranno alla Rai di estendere la ricezione della nuova radiofonia digitale in tutta Italia”.

 

Entro il 2023 Rai Way ha previsto oltre 200 milioni di euro in interventi di innovazione tecnologica e trasformazione digitale.

 

200 milioni

 

Promuovere una rete di radiodiffusione a basse emissioni

L’upgrade tecnologico dell’infrastruttura radiotelevisiva permetterà alla Rai di attivare sistemi e apparati più efficienti secondo una politica di sostenibilità che punta a:

  • Contenere le emissioni elettromagnetiche
  • Abbassare i consumi energetici
  • Ridurre l’impatto paesaggistico

 

Carbon neutral

 

Il nostro intervento a Pescara, seguito nei mesi successivi da una seconda demolizione Rai a Rimini, testimonia l’efficacia di collaborare con aziende che concretizzano il loro impegno ambientale in obiettivi e azioni puntuali orientati a generare valore sostenibile per l’Italia.

Questo è lo spirito con cui in HQ ci poniamo nei confronti della strategia di sostenibilità di RaiWay per lo sviluppo della nuova rete di diffusione del segnale radiotelevisivo Rai.

 

 

Proseguono i lavori di demolizione per la trasformazione digitale della rete

L’antenna AM di San Silvestro, che abbiamo abbattuto nei mesi scorsi, era una tipica torre autoirradiante a sezione quadrata strallata con funi d’acciaio ancorate ai plinti di cemento.

Come si può vedere nel video che abbiamo girato durante le operazioni di demolizione e che ti proponiamo qui sotto, una volta liberate le funi ed eseguite tutte le procedure di smontaggio, il gigantesco intreccio metallico che torreggiava la collina si è adagiato a terra dopo oltre 50 anni.

 

 

L’abbattimento del traliccio di trasmissione è avvenuto con una demolizione programmata che ha permesso di eseguire l’operazione nella massima sicurezza per la cittadinanza oltre che per i nostri colleghi di QTech impegnati nelle manovre.

Nei giorni successivi, abbiamo effettuato la completa rimozione della torre Rai che svettava tra le colline a ridosso del litorale adriatico.

Una volta tranciati i profilati metallici della vecchia antenna trasmittente e demolite anche le fondazioni, la collina è stata sgomberata definitivamente e restituita al respiro del mare.

 

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