Prosegue a Roma la demolizione dei tralicci ad onde medie
Tempo di lettura: 3 minutiProsegue a Roma la demolizione dei tralicci ad onde medie
Abbiamo concluso con successo le operazioni di demolizione del traliccio Rai Way che un tempo trasmetteva dalle pendici di Monte Mario, in zona Aurelia a Roma. Un evento che può considerarsi quasi di portata storica, dal momento che si tratta di uno degli ultimi trasmettitori in onde medie, quello di Monte Ciocci, non lontano dai musei vaticani. I benefici ambientali della rimozione dell’impianto sono molteplici e non si limiteranno al minore impatto paesaggistico, che già ha la sua importanza in un Paese con un panorama unico al mondo.
La decisione di rimuovere il traliccio rappresenta un ulteriore passaggio nel più ampio progetto di riqualificazione della rete di radiodiffusione, per renderla più efficiente, sicura e sostenibile. L’impegno di Rai è riuscito a far collimare due esigenze in un territorio come il nostro che punta molto sulla qualità della vita: contenere le emissioni elettromagnetiche e ottimizzare i consumi energetici.
La nuova rete di Rai cambierà tutto
L’attività che abbiamo completato a Roma si inquadra in una serie di azioni della Rai che hanno come main goal il benessere dei cittadini, anche in termini di valorizzazione del decoro urbano. Altri progetti di demolizione simili a quello di Monte Ciocci avevano già visto impegnate le nostre squadre operative. In questo senso ricordiamo l’abbattimento delle torri AM a Pescara e Rimini nel 2022.
I lavori del piano di abbattimento dei vecchi impianti culmineranno con la realizzazione di una nuova rete di radiodiffusione, grazie ad un piano di investimenti ambizioso (200 milioni di euro entro il 2023). Al progetto di dismissione delle onde medie si ricollega infatti quello che prevede l’assegnazione delle frequenze DAB, per arrivare a estendere la radiofonia digitale in tutta Italia. L’operazione più significativa in termini di impatto sul territorio è la rimozione dei vecchi impianti, ormai spenti, che si trovano sparsi per la penisola.
Preparare l’Italia del futuro, un cantiere alla volta
Con la recente demolizione a Roma, siamo soddisfatti di aver tracciato nuovi sentieri per la digitalizzazione. Da oltre dieci anni ci immergiamo in missioni di rinnovamento e potenziamento delle infrastrutture. La transizione digitale ed energetica è in corso, e stiamo dando il massimo per aiutare i nostri partner a fare spazio alla prossima generazione di tecnologie. Con un focus preciso sulla trasformazione, ci siamo specializzati nella demolizione programmata di strutture metalliche, preparando il terreno per l’innovazione.
Grazie all’intervento sul sito di Monte Ciocci, un altro sistema obsoleto è stato dismesso. Lo smontaggio della carpenteria metallica ha richiesto due giorni di lavoro, prima di passare alla demolizione dei plinti che ancoravano le funi di sostegno. La torre Rai di Monte Ciocci aveva un’altezza di 112 mt. Affrontare una sfida di tali proporzioni non è mai scontato. In questo caso, è stato necessario l’ausilio di una gru da 300 tonnellate. Di seguito riportiamo le immagini delle fasi di smontaggio e rimozione del traliccio, frutto di una coordinazione impeccabile tra le nostre squadre operative.
Il digitale è pronto a fiorire, in tutti i sensi
Ora che la torre a traliccio di Roma Monte Ciocci è stata rimossa, sulla superficie sgombra si apre l’opportunità di riutilizzare un pezzo di territorio. Sono già spuntate nuove interessanti proposte per il recupero dell’area liberata grazie al piano di abbattimento di Rai Way. Dove un tempo sorgeva il gigante di ferro, ora potrebbe fiorire un’oasi verde per la comunità. L’idea di installare gli orti urbani come prossimo passo dopo la rimozione dell’antenna ha già guadagnato popolarità tra i cittadini, riflettendo una crescente consapevolezza per la sostenibilità. L’eliminazione del centro trasmittente ad onde medie di Monte Ciocci è quindi un prezioso intervento sotto molti punti di vista.
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